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NO ALLA COOPERAZIONE SCIENTIFICA A FINI BELLICI CON IL GOVERNO ISRAELIANO.
STOP GENOCIDIO!

La drammatica situazione nella striscia di Gaza ha raggiunto oramai un livello tale da richiedere una decisa e ferma presa di posizione, cui riteniamo non ci si possa sottrarre.

La mobilitazione che sta attraversando molti Atenei italiani è finalizzata, oltre che alla richiesta di un generale cessate il fuoco per porre termine al genocidio in corso, anche alla richiesta di interruzione dei rapporti di collaborazione scientifica tra le Università e i centri di ricerca italiani e israeliani orientati allo sviluppo di progetti suscettibili di dar luogo a prodotti utilizzabili anche in campo militare. Tra questi, nello specifico, si annoverano quelli riconducibili al Bando MAECI (Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale).

A fronte di una persistenze violazione dei più elementari diritti umani, in spregio alle norme del diritto internazionale da parte delle autorità di Governo israeliane, USB Pubblico Impiego ha preso la decisione di  proclamare una giornata di sciopero nazionale in data 9 aprile 2024.

Lo sciopero partirà dalle ore 12:00 a fine turno per il personale tecnico amministrativo bibliotecario, CEL e del personale docente delle Università, mentre sarà per l’intera giornata per il personale delle Università di Roma. La mobilitazione è necessaria per chiedere il ritiro del bando e, più in generale, per una decisa presa di posizione in merito alla sospensione della cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra le università e i centri di ricerca italiani e israeliani in tutti i casi in cui si abbiano chiari intenti militari.

Ciò anche in funzione di un attivo sostegno alla mobilitazione in corso da parte dei collettivi studenteschi e di tutto quel personale universitario promotore della “Lettera al MAECI per la sospensione dell’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica tra Italia e Israele per rischio di dual use e violazione del diritto internazionale e umanitario”.

https://tinyurl.com/4ferr8nc

USB Pubblico Impiego Università

Al personale tecnico amministrativo e bibliotecario
in servizio e in pensione delle università


COMPILA QUI: DIFFIDA E RICORSO

La sentenza n. 4/2024 della Corte costituzionale ha certificato l’illegittimità dell’art. 51, comma 3 della L.388/2000 che, oltre a bloccare i salari, ha bloccato al 1990 le maggiorazioni R.I.A. (Retribuzione Individuale di Anzianità) che, invece, dovevano essere corrisposte fino a tutto il 1993.

Sulla illegittimità della L. 388 del 23/12/2000 sulla maggiorazione R.I.A. e sulla possibilità e modalità di richiedere il diritto alle retribuzioni spettanti, a seguito della pronuncia della Corte costituzionale, sono circolate molte e varie interpretazioni.

Oltre l’Università, sono interessati quasi tutti i comparti del Pubblico Impiego. Per non fornire informazioni inesatte, USB Pubblico Impiego ha preferito aspettare qualche giorno in più e consultare il proprio legale che ha fornito indicazioni circa la procedura più efficace per richiedere il diritto all’aggiornamento della R.I.A. con un aumento della retribuzione che andrà ad incidere positivamente sia sulla liquidazione del TFS che nel successivo calcolo dell’assegno pensionistico.

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pubblicato il 19 Marzo, 2024

Come USB P.I. Settore Università riteniamo doveroso invitare a sostenere  e sottoscrivere la lettera aperta al MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), promossa da numerose e numerosi appartenenti al mondo universitario e della ricerca, per chiedere la sospensione del bando per la cooperazione tra istituzioni italiane e israeliane in materia di ricerca scientifica uscito alcuni giorni fa (https://www.esteri.it/it/diplomazia-culturale-ediplomazia-scientifica/cooperscientificatecnologica/accordi_coop_indscietec/).

Nel momento in cui la distruzione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano procede con un’intensità e un accanimento sui civili che ricordano i periodi più bui della storia, è inconcepibile pensare che la ricerca scientifica possa continuare senza pause.

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L’Università di Pisa applicherà un consistente taglio ai servizi integrativi appaltati delle biblioteche. Questo avviene all’indomani dell’accordo del rinnovo contrattuale delle cooperative sociali che, pur prevedendo incrementi salariali modesti senza alcun recupero dell’inflazione, dovrebbe portare a un miglioramento delle attuali condizioni salariali e di lavoro del personale esternalizzato delle biblioteche.

L’accordo per essere applicato, però, deve essere riconosciuto dagli enti appaltatori tramite un maggior impegno finanziario.

L’Università, invece, comunica pubblicamente che per l’appalto del 2024 stanzierà per le biblioteche gli stessi 460 mila euro degli anni passati. Questa scelta comporterà il taglio di oltre il 45% degli attuali servizi integrativi di biblioteca appaltati con la conseguente perdita di posti di lavoro, o di riduzione di ore e di salario degli attuali lavoratori.

Saranno ridotti i servizi all’utenza che solo in parte saranno compensati con l’assunzione di una decina di bibliotecari che non potranno mai coprire la carenza di organico dovuta al mancato turn over.

A questa situazione inaccettabile porta l’adesione a regole di mercato che puntano al profitto a discapito del lavoro e di servizi essenziali per la comunità universitaria.

In allegato il comunicato di USB Università di Pisa: USB UNIPI_appalti_biblioteche_CUI PRODEST

USB PI – Università